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Esistono molti e molti film degni di visione completa, e il film che vi sto per recensire fa parte di uno stuolo di pellicole completamente dimenticate ma al contempo valide e degne di nota. Il film in questione è “ Terrore ad Amityville park “ di Norman J. Warren. Storia di alieni e di amori lesbo in una cornice rurale molto molto oscura e affascinante. All’incirca tre i protagonisti di tutta la pellicola, l’intreccio del racconto si svolge tutto attorno questi tre personaggi e le loro interazioni personali, interpersonali e quant’altro e tutto all’interno di una casa, immersa nel verde delle campagne inglesi di fine anni settanta.
Un alieno sbarca con la sua astronave nelle vicinanze della casa di due ragazze omosessuali. Dopo aver assalito una coppietta di ignari lovers e aver assunto le sembianze dell’uomo, il nostro alieno si reca presso l’abitazione delle due donne. Completamente smarrito (o almeno così come vuole far credere) il nostro predatore viene accolto in maniera amorevole da una delle due, Jessica, suscitando gelosia e paranoie nell’altra, Josephine, esageratamente possessiva nei confronti della compagna. L’alieno, che si fa chiamare col nome di Anders, comincia a manifestare però strani comportamenti, risultando completamente “alienato” dal resto del mondo, come appunto egli è. La coppietta di ragazze però, non sa che quest’ultimo assume le sembianze di alieno (una specie di uomo-leopardo) per massacrare chiunque gli capiti a tiro.
Così la nostra creatura comincia a fornire dettagli al suo pianeta e alla sua popolazione riguardanti le abitudini, le usanze e preferenze alimentari del genere umano, solo studiando le due ragazze. La situazione quindi comincia a peggiorare pian piano in un escalation di follia e violenza, quando Jessica, la più giovane e ingenua, comincia ad affezionarsi ad Anders, inimicandosi però la compagna Josephine. Beh che dire di questo film, per vedere le piene capacità del nostro regista Norman J Warren dovremmo aspettare un altro alien movie chiamato “Inseminoid”, ma questo suo quinto film neanche è malaccio. Prendendo molto spunto dai film del nostro compianto J.Franco, coniugando fantascienza ed erotismo, un connubio mai assaggiato all’epoca, il nostro Warren ci porge un piccolo gioiellino di tensione e angoscia. La discreta recitazione dei tre protagonisti e i loro intrecci, creano uno spettacolo degno di nota, degno di menzione.
Nel 1977 poi (anno di uscita del film) pellicole del genere erano completamente inusuali e soprattutto originali rispetto ai nostri tempi, cinematograficamente parlando, quindi credo che all’epoca un film del genere avrebbe colpito e non poco. L’attore Barry Stokes ci regala una buona interpretazione di un alieno subdolo, pericoloso ma al contempo innocente e indifeso nei confronti di un mondo, anzi, di un pianeta completamente nuovo e forse ostile per lui, la terra. Contornano il film anche qualche scena abbastanza grottesca, ad esempio la coppia lesbo che in vista di una battuta di caccia messa su ai danni di una volpe (che lo stesso alieno ha aiutato a catturare) organizza una cena insieme al loro ospite, che, come una bambola nelle mani di due bambine viziate, viene truccata fino a sembrare una donna.
Oppure menzioniamo la scena in cui il nostro “straniero” viene soccorso in seguito ad un annegamento in un fiumiciattolo : la musica comincia a farsi incisiva, drammatica e pesante, mentre le immagini scorrono terribilmente lente per un semplice salvataggio da parte delle due donne (reso orribilmente drammatico in sceneggiatura). Visivamente un film davvero affascinante, ma che purtroppo, per vari e molteplici aspetti, non riesce a convincere del tutto lo spettatore un po’ più “impegnato” dati i numerosi buchi di sceneggiatura e le tante domande che ci si pongono durante il susseguirsi dello spettacolo, del tipo : perché la più carina e innocente, Jessica, è davvero così infantile? Perché l’alieno poi viene rappresentato con un naso da cane? (quest’ultima forse meno importante come domanda) nota curiosa del film è che in italia è stato distribuito in maniera del tutto diversa, addirittura con una trama e un sotto-titolo completamente differenti, inoltre sono state girate delle sequenze del tutto inadeguate al film stesso, al fine di trarre buon successo da questa pellicola. Ad esempio il titolo originale della pellicola è “Prey”, preda, o meglio “alien prey” , mentre in Italia è stato chiamato “Terrore ad Amityville park – Il mistero della sfinge”.
Ora, la parola Amityville, non viene fiatata neanche un po’ durante il film, tantomeno lo leggiamo da qualche parte. Parchi non se ne vedono, l’unico ambiente è questo bosco inglese con una grossa villa dove vivono i tre protagonisti. Poi “il mistero della sfinge” è la nota più curiosa : vennero aggiunte sequenze riguardanti un ipotetica mummia e il nostro alieno alla fine è in realtà un sacerdote egizio che intende soggiogare le due lesbiche. Tutto questo perché? Perché in Italia il film è stato ultra tagliato e ultra censurato per via delle scene omosessuali e del contenuto esplicitamente ma velatamente voyeuristico. Eh già, siamo solo noi a fare distribuisticamente dei film quel che vogliamo, trasformando un fanta-erotico in un horror-thriller (?) …per giunta tutto il doppiaggio e gli adattamenti ai dialoghi sono stati rovinosamente cambiati per farlo passare a suo tempo al cinema. Fortunatamente ho visionato questo film nella sua trama originale, con un doppiaggio italiano decente e senza le becere storpiature della distribuzione nostrana, anche se devo ammettere che sarei stato curioso di visionare anche la versione “egizia” di questa pellicola, giusto per vedere quei nostri buontemponi dei distributori che cosa erano stati capaci di fare pur di salvare la faccia e il suo sempre in crescita perbenismo! Si vocifera sia disponibile anche un’edizione in videocassetta di Terrore ad Amityville park, ma purtroppo in giro ancora non ho trovato dettagli completi ed esaurienti a riguardo. Per adesso mi accontento della versione ultimamente disponibile sul nostro affidabile muletto, che però alterna un doppiaggio italiano a quello francese, ma non c’è da preoccuparsi, ci si accontenta tranquillamente anche di vederlo così. Almeno io mi sono accontentato, dato che era molto tempo che cercavo ed ero curiosissimo di vedere questo under-the-underground movie del mitico Norman J. Warren!
Danny Bellone
Terrore ad Amytiville Park
TITOLO ORIGINALE : Alien Prey
REGIA : Norman J. Warren
INTERPRETI : Barry Stokes, Sally Faulkner, Glory Annen.
VHS : ???
Bellissimo e che quantitativo di fica lesbica!! Per me il miglior film di Norman J. Warren! Visto da fortunatissimo al cinema, al “pidocchietto” Italia nella piena estate del 1983! Registrato da Italia 1 nell’estate dell’89 per uno di quei vecchi cicli horror presentati da Zio Tibia, te lo ricordi Andrea!!?
Ho il dvd in quello stupendo cofanetto di cartone fatto a bara, dedicato a Norman J. Warren, della Anchor Bay U.K….
Ma ascolta Napo la registrazione di Italia 1 segue il doppiaggio che presenta l alieno come un sacerdote egizio?
E chi se lo ricorda Andrea, forse che si’ forse che no! Era l’estate dell’89, 1989, ventiquattro anni fa. C’era ancora Petra che faceva gli spettacoli con la bottiglia familiare di plastica della Coca Cola, al Frantoio Night Club…Una vita fa.
Riesci a farmene una copia?
Se il mux che circola ha l audio da Italia uno mi sa che è un doppiaggio fatto ex novo perché si parla di alieni nei dialoghi. Fu un autore torinese, Ferruccio Casacci, a girare le scene nuove con la mummia
Il film è comunque ottimo. La recensione mi ha stimolato a vederlo. Non ho mai amato norman j. Warren nè per Delirium Houston nè per Inseminoid ma questo mi è piaciuto molto. Voglio recuperare anche Satan’s slave
Norman J. Warren e Ferruccio Casacci, che sicuramente girava a casaccio. Robe incredibili, fatte solo in Italia. Comunque no, non mi pare proprio c’i fosse nulla a riguardo di egizi e mummie, nella registrazione che feci da Italia 1.
Warren, Andrea, e’ uno dei numi tutelari dell’exploitation britannica sessanta- settantesca, sia per il sexy che l’horror, e molti suoi titoli sono almeno per me, forieri di cotante affascinazioni. Warren assieme all’altro grande esponente del thriller horror british Pete Walker, era una sorta di Bruno Mattei al cospetto di Lucio Fulci
“Prey”forse e’ proprio assieme ad
“Inseminoid”, il mio preferito.
“Delirium House” e’ invece considerato il sui capo d’Opera, vuoi per le tanto dibattute e studiate scopiazzature da “Suspiria”.
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Voglio subito la versione egizia del film!!! Ahahah!