• Chi siamo

Malastrana VHS

~ i film più oscuri e dimenticati

Malastrana VHS

Archivi della categoria: ripoff

DNA – Una storia che non deve accadere

29 sabato Dic 2012

Posted by andreaklanza in action, alieni, azione, D, fantascienza, film pericolosamente brutti, Recensioni di Andrea Lanza, ripoff, Senza categoria

≈ 5 commenti

Tag

alien, Aniceto 'Chito' Fulminar, berger e nicotero, cinema, dna, dna una storia che non deve accadere, Jürgen Prochnow, Jhun Sodela, Joel Torre, John H. Brennan, knb, Kris Aguilar, Mark Dacascos, Mark McCracken, Nash Espinosa, recensione, recensioni, Robin McKee, Roger Aaron Brown, Rudy Castillo, Rudy Vic Del, scopiazzature, Susan Africa, Tom Taus, vhs, william mesa

dpvjbc.jpg

C’erano film, come questo Dna – una storia che non deve mai accadere o come il pyuniano Adrenalina, che catturavano, più di ogni altro, l’attenzione del fan del cinema horror o fantastico, abituato in  Italia a vedere le pellicole amate arrivare in scalcinate videocassette maldoppiate. Queste opere invece uscivano al cinema e potevano gareggiare nel box office accanto ai vari blockbuster dell’epoca, ma la loro peculiarità era di essere semi invisibili e con la vita di una libellula senza ali. Ricordo il bel Sotto massima sorveglianza fare capolino il Martedì in sala, il Mercoledì essere già scomparso e il Giovedì eccolo in bella vista sugli scaffali della prima videoteca a caso. Di solito uscivano a ridosso dell’Estate in quel periodo sciagurato e quasi hyboriano dove i cinema chiudevano da Giugno a Settembre, una storia così arcaica da potere essere raccontata ai nipoti increduli davanti al camino.21.23.30_flano_machete2 Inutile dire che la maggior parte di queste creature mitologiche, a volte in arrivo solo in cinema sperduti e inaccessibili da esseri umani, erano i famosi saldi di fine stagione, pellicole che non trovavano posto durante l’anno e che per beneficiare di un’apparizione decente in tv, magari in seconda serata su Italia uno, venivano messi appena un giorno in sala, così da non essere etichettati come inediti. Eh sì, ragazzi miei perchè niente poteva essere più infamante per una pellicola di essere trattato come un inedito dai canali Mediaset! Ripenso a Waxwork 2 di Anthony Hickox violentato e umiliato da qualcosa come 50 spot pubblicitari, al ritmo di uno ogni 2 minuti, per l’ora e quaranta di visione. Per forza noi ragazzacci degli anni 80/90 abbiamo in comune l’odio per la tv e soprattutto per la rete gggggiovane di Berlusconi, perchè avevano la filosofia del cinema come se vendessero Parmacotto al Carrefour, un tanto al kg. Benedetti ora quindi i sottotitoli amatoriali, i i dvd e sì, per Diana, lo sto per dire, pure emule, torrent e gli http, perchè c’è possibilità di vedere tutto nel migliore dei modi, alla faccia del vintage fine a se stesso. amyzr8Ma torniamo al nostro Dna – una storia che non deve accadere e diciamo che , come la gran parte di questi saldi, era una gran bufala e sarebbe benissimo potuto uscire in vhs direttamente senza nessun problema o maledizioni a cielo tuonante. Sulla locandina si legge: “Gli effetti più impressionanti mai visti al cinema” cosa non vera di certo, anche se il reparto make up e botti esplosivi è di gran livello. Quello che per Dio non funziona è il resto, a cominciare dal suo autore, il regista William Mesa, un cane come pochi: mai che cerchi di muovere quella stramaledetta macchina da presa con un nerbo non lo faccia sembrare l’autore di Camera cafè. Si perchè anche Bruno Mattei, Dio l’abbia in gloria, girava delle schifezze nelle Filippine tra cyborg e commandi di calabresi vestiti da americani motherfuckers, ma c’era in ogni suo film quel momento wow che nel vederlo scattavi in piedi, quasi sull’attenti, per scorticarti le mani dagli applausi. Ma qui invece niente, il nulla più sconfortante, una storia giù scopiazzata da cento film prima riprosta nella maniera più anonima possibile. In più la sceneggiatura, una cosa da mettersi le mani tra i capelli, ha tre tronchi: parte come un sotto Indiana Jones e il tempio maledetto con tanto di mascotte bimbo a fare da spalla, diventa Aliens tra i corridoi di  una base militare e poi, voilà, muta in Predator. Ecco Predator è il modello sicuramente più vicino a quest’opera tanto che:

– su imdb se vai a cercare il personaggio interpretato da Mark Dacascos ovvero il Dr. Ash Mattley ti escono fuori foto del film con Swarzenegger

predator

– la parte finale tra fango mimetico, trappole e alieni con la vista mimetica è Predator, solo fatto cento volte peggio come quel film con Jack Black che rifacevano a casa i classici blockbuster

Ad accrescere il livello di opera bassa e sciagurata ci sono personaggi che non sanno cosa fare, prima sono cattivi e ridono con la sfrontatezza di un Mefisto contro Tex poi diventano buoni buoni anzi buonissimi, tanto da farsi uccidere con masochistica accuratezza per salvare gli eroi. Non parliamo poi delle interpretazioni: Mark Dacascos è un abile karateka, fantastico in pellicole dove mena le mani come Drive di Steve Wang o Il patto dei lupi di Christopher Gans, ma quando deve interpretare uno scienziato pluri decorato, con il suo fisico scolpito da lottatore, sembra il Mcbain dei Simpson quando si infiltrava al liceo come secchione. 280Il resto degli attori se non è miscasting poco ci manca, è la fiera della mediocrità che coinvolge anche caratteristi tutto sommato abili come Jürgen Prochnow. Il problema è facilmente rintracciabile nel curriculum di William Mesa e del suo fido sceneggiatore Nick Davis, 4 film a scrivere o dirigere, e quasi 86 il primo, 19 il secondo, come visual effect di film ad alto budget tipo il Batman di Nolan o Scontro di titani di Letterier. Ecco allora che le scene più belle sono appunto le maestose esplosioni di vilaggi con tanto di fiamme alte e vere che si alzano potenti nel cielo, il resto è il corrispettivo di un meccanico che cerca di fare il fisico nucleare. Anche il trio (ora duo) Kurtzman, Berger e Nicotero, agli effetti speciali è ottimo e la creatura, anche se simile ad Alien, fa la sua porca figura. Certo che fa ridere quando si ascoltano frasi, riferite all’essere mostruoso, come “E’ la specie più intelligente dell’universo” e ci presentano poi questo ammazza cristiani come il peggior cattivo da horror scifi, brutto, cattivo e capace solo di urlare e squartare gente, a sto punto meglio essere stupidi. Dna – una storia che non deve mai accadere è un film purtroppo mal riuscito che ha la sua forza solo in alcuni spettacolari effetti, ma è così cretino, soporifero e anonimo da non essere degno neppure di una visione. Peccato perchè la vhs RCS è ottima.

9ru8tl

Nota a margine:

In America uscì naturalmente diretto in videocassetta. Maledetti italiani!

voto 1/5

Andrea Lanza

DNA – Una storia che non deve accadere

Titolo originale: DNA

Anno: 1997

Regia: William Mesa

Cast: Mark Dacascos, Jürgen Prochnow, Robin McKee, Tom Taus, Roger Aaron Brown, John H. Brennan, Mark McCracken, Joel Torre, Susan Africa, Kris Aguilar, Aniceto ‘Chito’ Fulminar, Rudy Castillo, Jhun Sodela, Nash Espinosa, Rudy Vic Del   

Altri titoli: “Genetic Code”; “ADN – La menace”; “ADN”; “Genetic Code – Dem Grauen ausgeliefert”; “Scarabée”. 

Uscita: VHS RCS – FILM PER TUTTI – VISTO CENSURA 91785 del 12/06/1997

foto (2)

foto

Jennifer

29 lunedì Ott 2012

Posted by andreaklanza in B movie gagliardi, J, Recensioni di Domenico Burzi, ripoff

≈ 7 commenti

Tag

brian de palma, carrie, carrie lo sguardo di satana, cinema, jennifer, recensione, recensioni, rifacimenti, ripoff

Se siete rimasti inorriditi dall’annuncio dell’ormai prossimo remake di “Carrie”, beh, possiamo dire che nemmeno durante il decennio principe i produttori rimasero con le mani in mano. Già nel 1978 il vecchio Brice Mack (proprio lui, quello di “Rooster: Spurs of Death” [1983] con Vince Van Patten e Kristine DeBell) tirò fuori dal cilindro questo “Jennifer”, che proprio con molta pazienza potremmo definire una pellicola “ispirata” al film di De Palma, piuttosto che una spudorata scopiazzatura. Vabbè, entriamo nel vivo della vicenda.

Dunque, Jennifer Baylor é una ragazza semplice e studiosa che frequenta una prestigiosa scuola privata nonostante non sia figlia di un uomo facoltoso. Anzi, il padre é un alcolizzato con fissazioni bibliche che gestisce un negozio di animali (Jeff Corey, carriera sterminata, presente in tutte, ma dico tutte, le più importante e famose serie Tv statunitensi per tacere di pellicole quali “Il Grinta”, “L’Altra Faccia del Pianete delle Scimmie”, “Butch cassidy” e via andare, si potrebbe andare avanti per ore); la dolce studentessa (interpretata da Lisa Pelikan, bella rossa con carriera di tutto rispetto, da queste parti la citiamo in “Lionheart” per ovvi motivi) ben presto si aliena le simpatie della ragazza piu’ in vista della scuola, Sandra Tremayne ( Amy Johnston) bugiarda e puttana, figlia di un senatore.

Naturalmente inizia la rappresaglia: Jennifer comincia ad essere offesa, umiliata e minacciata fisicamente dalla psicolabile compagna e dalla di lei cricca di fedelissime leccaculo. Tuttavia le ragazzine non hanno fatto i conti con i poteri psichici di Jennifer che le permettono di aver il controllo mentale sui serpenti. Me cojoni.  La terribile Sandra tenta di far espellere Jenny, la fotografa nuda per poi appendere le foto sugli armadietti, le ammazza il gattino e arriva a far violentare la cicciottella del gruppo rea di essersi ribellata alla sua dittatura.

Nel finale Jennifer finalmente s’incazza di brutto e scatena serpenti giganti contro i cattivi. Ma nel senso di serpenti giganti, ciclopici che agguantano e si inghiottono i bulli e che sbucano fuori improvvisamente dal sedile posteriore delle automobili. L’andamento sostanzialmente realistico della vicenda subisce così una decisa sterzata verso la psichedelia spiccia con rossi e blu ad illuminare la scena e, soprattutto, la figura della protagonista, in vestaglia bianca, capelli cotonati e sguardo allucinato e compiaciuto a contemplare la propria vittoria; la tristezza e la disperazione di “Carrie” se ne vanno beatamente a remengo, vero, ma ciò che importa, in questo ambito, è il registro esploitativo, financo cartoonesco (sia Mack che il produttore Steve Krantz, che lavorò con Ralph Bakshi, erano professionisti nel campo dell’animazione) imposto alla pellicola. Che l’amante di chincaglierie seventies non potrà non apprezzare almeno un poco, anche per via di un sottotesto ironico e beffardo esplicato pure nel gran finale, in cui i “cattivi occulti”, coloro che hanno insabbiato le malefatte dei ricchi e potenti, vengono puniti.

Da riscoprire in ogni caso, soprattutto perchè “Jennifer” non ha ancora goduto di una edizione in dvd, a parte i bootleg, ed è disponibile solo nella vecchia, cara, insostituibile VHS Vestron Video, NTSC del 1984. C’è anche il grande Bert Convy, grande caratterista dei 70/80, scomparso a soli 57 anni il 15 luglio del 1991.

Domenico Burzi

Jennifer

Regia: Brice Mack
Prodittoda: Steve Krantz
Scritto da: Kay Cousins Johnson e Steve Krantz
Interpreti: Lisa Pelikan, Bert Convy, Nina Foch, John Gavin,Jeff Corey
Musica:   Porter Jordan
Distribuito da: American International Pictures
Uscita cinematografica americana: 13 Maggio 1978
Durata: 90 min.

Blogroll

  • Araknex's Film Critic Horror Vault
  • Ash Movies box
  • Call of the west
  • Film trash di Andrea Osiander (pagina facebook)
  • Fumetti Etruschi
  • Going the asylum
  • Il braccio della morte
  • Il Zinefilo
  • L'osceno desiderio
  • La Bara Volante
  • Malastrana FB
  • Nido di Rodan
  • pensieri da tergo
  • Scarica il magazine numero 0
  • Visione sospesa

Articoli Recenti

  • Nuovo ordine mondiale
  • Jason va all’inferno
  • Pattuglia di notte
  • I Paraculissimi (Porki’s n.2)
  • Deadly Prey

Archivi

  • aprile 2018
  • marzo 2018
  • febbraio 2018
  • gennaio 2018
  • dicembre 2017
  • novembre 2017
  • ottobre 2017
  • settembre 2017
  • agosto 2017
  • luglio 2017
  • maggio 2017
  • gennaio 2017
  • dicembre 2016
  • agosto 2016
  • luglio 2016
  • giugno 2016
  • maggio 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015
  • settembre 2015
  • agosto 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015
  • aprile 2015
  • marzo 2015
  • febbraio 2015
  • agosto 2014
  • luglio 2014
  • giugno 2014
  • maggio 2014
  • aprile 2014
  • febbraio 2014
  • gennaio 2014
  • dicembre 2013
  • novembre 2013
  • ottobre 2013
  • settembre 2013
  • agosto 2013
  • luglio 2013
  • giugno 2013
  • maggio 2013
  • aprile 2013
  • marzo 2013
  • febbraio 2013
  • gennaio 2013
  • dicembre 2012
  • novembre 2012
  • ottobre 2012
  • settembre 2012

Categorie

  • 1
  • 2
  • 4
  • 9
  • A
  • action
  • action comedy
  • Albi di sangue
  • alieni
  • animali assassini
  • anteprima
  • asylum
  • azione
  • B
  • B movie gagliardi
  • backstage
  • Bruce Campbell
  • C
  • cannibali
  • capolavori
  • case apocrife
  • cellulari demoniaci
  • comico
  • commedia
  • commedia horror
  • corn flake
  • curiosità
  • D
  • demoni
  • drammatici
  • E
  • editoriale
  • Empire
  • erotici
  • F
  • Fabrizio De Angelis
  • fantascienza
  • fantasmi
  • film ad episodi
  • film pericolosamente brutti
  • folletti
  • freddy krueger
  • Full Moon
  • G
  • goethe
  • H
  • hardcore
  • I
  • I grandi saggi di Malastrana vhs
  • il grande freddo
  • Indie
  • J
  • Jackie Chan
  • K
  • L
  • Le recensioni di Davide Viganò
  • Le recensioni di Luigi Pellini
  • Le recensioni di Masoman
  • licantropi
  • linda blair
  • live action
  • M
  • mondo movie
  • mostriciattoli
  • N
  • neo neorealista
  • nightmare
  • nightmare on elm street
  • ninja
  • O
  • P
  • postatomici
  • poster gagliardi
  • Q
  • R
  • Recensioni di Alexia Lombardi
  • Recensioni di Andrea Lanza
  • Recensioni di Daniele "Danji Hiiragi" Bernalda
  • Recensioni di Daniele Bernalda
  • Recensioni di Daniele Pellegrini
  • Recensioni di Danny Bellone
  • Recensioni di Davide Comotti
  • Recensioni di Domenico Burzi
  • Recensioni di Manuel Ash Leale
  • Recensioni di Marcello Gagliani Caputo
  • Recensioni di Mariangela Sansone
  • Recensioni di Napoleone Wilson
  • Recensioni di Silvia Kinney Riccò
  • Recensioni di Stefano Paiuzza
  • Recensioni di Zaira Saverio Badescu
  • Recensioni Francesco Ceccamea
  • remake
  • ripoff
  • robert englund
  • robot malvagi
  • S
  • satana
  • scifi horror
  • Seguiti direct to video
  • Senza categoria
  • serie tv
  • Shark Movie
  • slasher
  • splatteroni
  • starlette
  • streghe
  • T
  • tette gratuite
  • tette vintage
  • thriller
  • trailer dall'oltrespazio
  • U
  • V
  • vampiri
  • Van Damme
  • videogame
  • vogliamo ricordarlo così
  • W
  • War movie
  • western
  • X
  • Y
  • zombi

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • RSS degli articoli
  • RSS dei commenti
  • WordPress.com

Annulla